22 gennaio 2013

Baklawa

La prima volta che ho assaggiato un baklawa mi trovavo in Francia e li avevo comprati al supermercato. Da allora... me ne sono innamorata. Poi ho avuto la fortuna di gustarne alcuni preparati da una mia amica algerina, secondo tradizione araba. Sono davvero goduriosi, ma possono non piacere per la loro estrema dolcezza. Probabilmente hanno un gusto cui non siamo abituati. Chi però li apprezza, li addenta senza remore e abbandona la dieta con soddisfazione!


Passiamo alla ricetta!


Ingredienti 
(teglia 20x30 cm)
14 fogli di pasta fillo 20x30 cm (già pronta)
500 g di mandorle tritate non troppo fini
125 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di acqua di fiori d'arancio
cannella, un pizzico
250 g di burro fuso
300 g di miele d'acacia
Una ventina di mandorle intere per guarnire.

Preparazione
Preparate il ripieno, mescolando le mandorle con lo zucchero e aromatizzandole con l'acqua di fiori d'arancio e un pizzico di cannella.


Foderate la teglia con carta da forno. Disponetevi il primo foglio di pasta fillo, spennelatelo di burro fuso e copritelo con un secondo foglio. Procedete così fino a sovrapporne 7.


Distribuite il ripieno in maniera uniforme e ricoprite con altri 7 fogli di pasta fillo, procedendo come descritto sopra.


Pre-tagliate il dolce con un coltello appuntito per ottenere delle losanghe...



...  e "bucate" ciascuna di queste con una mandorla intera.

 
Irrorate la superficie del dolce con il burro fuso rimanente e infornate a 180°C per 45 minuti.


Devono risultare ben dorati.


All'uscita dal forno irrorate il dolce col miele leggermente scaldato per renderlo liquido. Lasciate riposare a temperatura ambiente per 24 ore. Trascorso il tempo necessario, separate i baklawa utilizzando un coltello affilato e serviteli, magari accompagnandoli con del thè alla menta.
Si conservano a temperatura ambiente per almeno una settimana.

Fonte: dal libro "Trésors et douceurs des sables"


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